Inciampo per la Tobin Tax europea
La Tobin Tax europea è il fantasma che angoscia risparmiatori, trader ed investitori finanziari degli 11 Paesi europei, fra cui l’Italia, che stanno lavorando alla sua introduzione.
Secondo il progetto della Commissione Europea, la Tobin Tax prevederebbe un’aliquota dello 0,1% (1 per mille) sul valore di ogni transazione finanziaria di azioni od obbligazioni (titoli di stato inclusi), da pagarsi sia dal compratore sia dal venditore. La tassa sui derivati sarebbe invece dello 0,01% sul valore nominale dell’operazione.
Nelle iniziali intenzioni della Commissione Europea, la Tobin Tax doveva entrare in vigore da inizio 2014. Tuttavia, sul sito web della Commissione Europea (ec.europa.eu) è apparsa in questi giorni una nota in cui si dichiara che la tassa non potrà essere attuata prima di metà 2014.
Ciò rappresenterebbe quindi un rinvio di sei mesi rispetto ai piani iniziali della Commissione.
Il rinvio sarebbe addebitabile al fatto che non è ancora stato raggiunto un accordo fra gli 11 Stati che hanno aderito al progetto Tobin Tax, in relazione all’entità della stessa, al tipo di strumenti finanziari cui applicarla ed all’utilizzo dei suoi proventi.
In particolare, l’Italia si oppone a che la Tobin Tax europea colpisca anche i titoli di stato, poiché ciò potrebbe incidere negativamente sull’andamento dei titoli di stato italiani.
Tobin Tax è il modo in cui viene comunemente, ma non ufficialmente, indicata la Tassa sulle Transazioni Finanziarie o TTF (Financial Transaction Tax o FTT in inlese).
La Tobin Tax viene descritta dai suoi sostenitori come un’equa misura fiscale nei confronti del mondo della finanza. In realtà, all’atto pratico, colpirebbe sensibilmente i risparmi e le tasche dei privati cittadini, sia direttamente (acquisto autonomo di titoli finanziari) sia indirettamente (fondi pensione, fondi comuni, …).
Dal 1° marzo 2013 vige già in Italia una forma di Tobin Tax, di ambito però molto più ristretto rispetto a quello della possibile tassa europea. Infatti alla Tobin Tax italiana sono assoggettate, nella misura dello 0,12% a carico del solo compratore, unicamente le transazioni sui titoli azionari delle società italiane con capitalizzazione borsistica di almeno 500 milioni di euro. Dal 1° luglio 2013 la Tobin Tax italiana sarà applicata, con diverse modalità, anche ai derivati.