Si può evitare la nuova imposta di bollo su deposito titoli ?

 

Si può evitare la nuova imposta di bollo su deposito titoli ?

Con l’approvazione della manovra finanziaria 2011 da parte del Parlamento è entrato in vigore l’aumento del bollo su deposito titoli, la cui entità è legata all’importo del capitale giacente presso ciascun dossier titoli.

In particolare, il nuovo bollo titoli è calcolato come segue:

  • valore nominale o di rimborso del deposito titoli inferiore a 50.000 euro, imposta di bollo di 34,20 euro (nessuna variazione rispetto a prima)

  • valore nominale o di rimborso del deposito titoli di almeno 50.000 euro e inferiore a 150.000 euro, imposta di bollo di 70 euro, che diventeranno 230 dal 2013

  • valore nominale o di rimborso del deposito titoli di almeno 150.000 euro e inferiore a 500.000 euro, imposta di bollo di 240 euro, che diventeranno 780 dal 2013

  • valore nominale o di rimborso del deposito titoli non inferiore a 500.000 euro, imposta di bollo di 680 euro, che diventeranno 1.100 dal 2013

 

La domanda che molti si pongono è se sia possibile in qualche modo evitare di dover pagare un simile vistoso aumento del bollo titoli.

 

Secondo alcuni, per varie ragioni il superbollo titoli non dovrebbe applicarsi a prodotti finanziari quali fondi comuni d’investimento, cfd, pronti contro termine, operazioni forex ed altro.

 

Inoltre, taluni ritengono, il bollo titoli non dovrebbe valere sui depositi in essere presso le SIM (Società di Intermediazione Mobiliare), per via del fatto che fino ad oggi non vi è mai stato applicato.

 

Se tutto ciò corrispondesse al vero, si potrebbe evitare il nuovo bollo titoli spostando i propri investimenti verso i prodotti finanziari esenti dal bollo o presso le SIM.

 

Tuttavia, l’impressione è che al momento la materia sia avvolta da grande incertezza e confusione e che saranno necessari diversi giorni o settimane per dipanare la matassa e gettare luce sull’argomento, complicato anche dal fatto che non è chiaro come debba venir valorizzato il dossier titoli ai fini dell’imposta di bollo (secondo il valore nominale dei titoli? secondo il loro valore di mercato? secondo la giacenza media del dossier?).

 

L’unica certezza ora disponibile, per cercare di ridurre l’impatto del bollo, è quella di eventualmente suddividere un deposito titoli in più d’uno, anche se va tenuto in considerazione che così facendo si andrebbe probabilmente incontro a maggiori costi di gestione.

 

Ad esempio, chi abbia un deposito titoli di 150.000 euro e quindi sottoposto ad un bollo di 240 euro, può valutare se scindere il deposito su due, ognuno di giacenza inferiore ai 150.000 euro. In tal modo, pagherà due bolli da 70 euro, per un totale di 140, contro i 240 previsti per lo scaglione iniziante coi 150.000, risparmiando pertanto 100 euro di bollo.

 

Analogamente, chi detenga un dossier titoli di 500.000 euro (bollo di 680 euro), può considerare se suddividere il deposito su due, ognuno di giacenza inferiore ai 500.000 euro. In tal modo, pagherà due bolli da 240 euro, per un totale di 480, contro i 680 previsti per lo scaglione iniziante coi 500.000, risparmiando pertanto 200 euro di bollo. Se invece la suddivisione fosse su 10 depositi di poco meno di 50.000 euro, allora l’imposta di bollo complessiva diventerebbe di 342 euro (34,2 * 10), con in pratica dimezzamento dell’imposta di 680 euro (che salirà a 1.100 euro dal 2013) dello scaglione dei 500.000.

 

Si può evitare la nuova imposta di bollo su deposito titoli ?ultima modifica: 2011-07-18T10:25:40+02:00da blogus
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