ICC sostituisce l’ISC

ICC sostituisce l’ISC

L’ICC (Indicatore dei Costi Complessivi) rappresenta il costo indicativo annuo di un conto di pagamento (espresso in euro) calcolato in base alle spese e alle commissioni che possono essere addebitate al consumatore nel corso dell’anno, al netto di oneri fiscali e interessi. L’ICC si ottiene sommando i costi fissi annuali cioè quelli che non variano in funzione dell’utilizzo del conto (come il canone annuale) e i costi variabili (es. bonifico), che invece variano in base all’operatività.

La conoscenza dell’ICC dei vari conti correnti offerti dalle banche consente un rapido raffronto dei loro costi.

L’ICC viene a sostituire, a seguito di una recente revisione delle norme sulla Trasparenza bancaria, l’Indicatore Sintetico di Costo (ISC). Il metodo di calcolo dell’ICC è rimasto sostanzialmente invariato rispetto all’Indicatore Sintetico di Costo, con la di#fferenza che, nelle spese per il rilascio delle carte di pagamento (carta di debito, carta di credito) sono ora ricomprese, oltre al canone annuo, anche le eventuali spese di emissione e di gestione.

La banca indica l’ICC del conto nel Documento Informativo sulle Spese (il cosiddetto FID, “Fee Information Document”) un documento sintetico che include i servizi più rappresentativi collegati al conto di pagamento e nel Riepilogo delle Spese di fine anno (il SOF, “Statement of Fees”). Il primo viene fornito dalla banca assieme al Foglio informativo del Conto e al documento di sintesi, il secondo assieme all’estratto conto.

Fonte: ABI

ICC sostituisce l’ISCultima modifica: 2020-09-30T10:27:39+02:00da blogus
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