Imposta di Bollo su Conto Corrente, Conto Deposito e Dossier Titoli nel 2018 – Come si può non pagarla

Imposta di Bollo su Conto Corrente, Conto Deposito e Dossier Titoli nel 2018 – Come si può non pagarla

Le somme giacenti su di un conto corrente bancario, un conto deposito od investite in strumenti finanziari all’interno di un dossier titoli, sono soggette ad un’imposta di bollo prevista dalla legge, secondo specifiche modalità.

E’ peraltro attualmente possibile, nel pieno rispetto della normativa, sfuggire a tali imposte di bollo, come di seguito descritto.

 

Bollo su Conto Corrente bancario nel 2018 – Come si può non pagarlo

Anche nel 2018 vige sui conti correnti bancari e postali (ed anche sui libretti di risparmio bancari e postali) relativi a persone fisiche l’imposta di bollo di 34,20 euro su base annuale.

Se si ha il proprio conto corrente presso una banca che promozionalmente si fa direttamente carico dell’imposta di bollo sul conto corrente, non addebitandola ai propri clienti, allora si è già a posto, nel senso che si evita di pagarla.

In caso contrario, si può comunque riuscire a non pagare l’imposta di bollo considerando il fatto che la normativa la prevede solo qualora nel periodo rendicontato dalla banca (estratto conto) ci sia stata sul conto una giacenza giornaliera media superiore ai 5.000 euro.

Pertanto, se si ha l’accortezza di evitare che la giacenza media superi i 5.000 euro, non si deve pagare l’imposta di bollo per il periodo in questione.

Gli estratti conto vengano normalmente emessi dalle banche con frequenza trimestrale, semestrale o annuale, a cui corrisponde un’imposta di bollo di periodo rispettivamente di 8,55, 17,10 e 34,20 euro.

Dunque, in caso di rendicontazione trimestrale si potrà risparmiare, non superando nel trimestre la giacenza giornaliera media di 5.000 euro, un’imposta di bollo pari a 8,55 euro. L’imposta di bollo risparmiabile nel semestre per lo stesso criterio dei 5.000 euro di giacenza media sarà invece di 17,10 euro, mentre sarà di 34,20 euro in presenza di estratto conto annuale.

Va peraltro tenuto in considerazione il fatto che se si è titolari di più di un conto corrente presso lo stesso istituto di credito, ai fini della determinazione dell’imposta di bollo la giacenza media va calcolato, per il periodo in questione, sommando le giacenze medie di tutti i conti che si hanno, con limite complessivo sempre di 5.000 euro, oltre il quale l’imposta di bollo va corrisposta.

 

Bollo su Conto Deposito nel 2018 – Come si può non pagarlo

Anche nel 2018 sugli investimenti finanziari viene applicata l’imposta di bollo del 2 per mille (0,2%) su base annuale sul loro valore di mercato, quale riportato nel rendiconto (estratto conto) periodicamente inviato dagli intermediari ai risparmiatori/investitori.

A tale imposta sono soggette anche le somme giacenti sui conti deposito di risparmio.

Se si ha il proprio conto deposito presso una banca che promozionalmente si fa direttamente carico dell’imposta di bollo sul conto deposito, non addebitandola ai propri clienti, allora si è già a posto, nel senso che si evita di pagarla.

In caso contrario, allo stato attuale della normativa è possibile evitare l’imposta di bollo sul conto deposito semplicemente spostando le somme dal conto deposito al conto corrente appena prima dell’invio del rendiconto periodico, che in genere ha frequenza trimestrale od annuale, per poi riportarle sul conto deposito ad inizio del nuovo periodo.

Tale procedimento vale in particolare in caso di conto deposito a risparmio libero.

Se invece si è titolari di un conto deposito a risparmio vincolato, allora bisogna innanzitutto verificare se il fatto di uscire prematuramente dal vincolo possa determinare penali tali, ad esempio come mancata riscossione di interessi, da costituire un costo superiore rispetto all’eventuale evitato pagamento dell’imposta di bollo.

 

Bollo Titoli 2018 – Come si può non pagarlo

Anche nel 2018 sugli investimenti finanziari (azioni, obbligazioni, ETF, fondi comuni, …) varrà l’imposta di bollo del 2 per mille (0,2%) su base annuale sul loro valore di mercato, quale riportato nel rendiconto periodicamente inviato dagli intermediari ai risparmiatori/investitori.

Se si ha il proprio deposito (dossier) titoli presso un intermediario che promozionalmente si fa direttamente carico dell’imposta di bollo titoli non addebitandola ai propri clienti, allora si è già a posto, nel senso che si evita di pagare l’imposta di bollo.

In caso contrario, allo stato attuale della normativa è possibile evitare l’imposta di bollo vendendo i titoli finanziari in portafoglio appena prima dell’invio del rendiconto periodico e riacquistandoli subito dopo la data di emissione di quest’ultimo.

Tale procedimento sarà tanto più agevole e meno costoso in termini di commissioni quanto minore è il numero di diversi prodotti finanziari che si hanno in dossier (deposito) titoli.

Chiaramente, va innanzitutto valutato se il costo in commissioni di queste operazioni di vendita e riacquisto non sia tale da risultare superiore all’importo dell’imposta di bollo eventualmente risparmiata.

Occorre anche considerare che può avvenire che il riacquisto di un prodotto finanziario venduto alcuni giorni prima si verifichi ad un prezzo superiore a quello della vendita, il che costituirebbe di fatto un costo di trading aggiuntivo.

Un altro elemento da valutare è dato dalla frequenza di invio del rendiconto periodico da parte dell’intermediario presso cui si ha il dossier titoli. Se la frequenza è trimestrale, bisognerà effettuare la vendita/riacquisto degli strumenti finanziari quattro volte all’anno, con pertanto costi commissionali quadruplicati rispetto al caso in cui essa sia annuale, allorché la vendita/riacquisto potrà avvenire una sola volta.

Tenuto conto dell’incidenza delle commissioni di trade nella compravendita dei prodotti finanziari, è altresì opportuno detenere il proprio dossier titoli presso un intermediario che pratichi commissioni basse.

Imposta di Bollo su Conto Corrente, Conto Deposito e Dossier Titoli nel 2018 – Come si può non pagarlaultima modifica: 2018-01-31T10:52:53+01:00da blogus
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